Bruno Longhi | Suonavo dissi a Gianna Nannini di cambiare mestiere A Mogol ho spiegato le regole del calcio

Bruno Longhi – sì, il telecronista – offriva il caffè la mattina al bar a Lucio Battisti e nel 1970 partecipò a Canzonissima con “Azzurra”. “Little Tony ci mise la voce, io la musica, Mogol il testo. C’era una parte che non mi convinceva: “Chiama Lucio”, mi disse quest’ultimo. Da una parte io con la chitarra, dall’altra lui che mi consigliava quali accordi inserire”.Abitava a 300 metri da Lucio Battisti.«Con Mario Lavezzi e Sergio Poggi facevo parte della sua stessa casa discografica, la Numero 1. Avevamo un rapporto molto forte, per un anno abbiamo bevuto il caffè alla solita ora e al solito bar. Pagavo io, diciamo che Lucio era molto trattenuto nell’esposizione monetaria. Si incuriosiva alla mia vita. Una volta si chiuse con me in una stanza affinché gli raccontassi del militare che lui non aveva fatto».
Bruno Longhi |  Suonavo dissi a Gianna Nannini di cambiare mestiere  A Mogol ho spiegato le regole del calcio

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