No allo streaming per le donne in gravidanza Fratelli d’Italia si spacca Tentorio | Da mamma e consigliera la penso al contrario

Treviglio. Non bastano le quote rosa. Non basta una donna premier. Non basta una donna segretaria di partito. E, evidentemente, non basteranno neanche le tante, giuste e sacrosante, iniziative che verranno pensate e organizzate in virtù della festa della donna, il prossimo 8 marzo. Perché se da un lato tanto si parla molto, ed è un dovere farlo, di parità di genere e di equiparazione, da qualunque punto di vista la si guardi, dei ruoli tra uomini e donne, poco si fa. E quel che si tenta di mettere a terra, a parte le parole, evidentemente non è sufficiente perché la politica, che per prima dovrebbe muovere le fila e farsi promotrice di certi cambiamenti, anche e soprattutto di quelli culturali, come questo, resta invece un passo indietro. Quando invece dovrebbe fare il contrario, soprattutto se si parla di Comuni del territorio, di provincia, e non certo dei palazzi di Roma dove, chi ha la fortuna di entrare e il dovere di rappresentare, gode di ben altri strumenti e “privilegi” rispetto a chi, in piccoli o medi centri abitati, l’impegno a beneficio di una comunità ce lo mette comunque ma con meno tutele.
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