A Ercolano riaperto il cold case del ventenne sepolto dalla lava

Tempo di lettura: 3 minutiChi era quel giovane di circa 20 anni, vittima dell’eruzione di Ercolano del 79 dopo Cristo, il cui scheletro venne trovato disteso su un letto durante gli scavi di oltre 60 anni fa? Che ci faceva nell’enigmatica ‘Stanza del custode’ del Collegio degli Augustali? Nuove ricerche, portate avanti con avanzatissime tecnologie, forse riusciranno a risolvere quello che sembra un vero e proprio cold case, un giallo rimasto per lunghi anni senza risposta. Tutto risale al 1961 quando, durante gli scavi a cielo aperto dell’antica Herculaneum, in un ambiente del Collegio degli Augustali, una vittima dell’eruzione, un uomo di circa 20 anni, fu trovato disteso su un letto di legno, sepolto dal fango vulcanico. L’archeologo Amedeo Maiuri lasciò lo scavo del letto con il giovane ritrovato in posizione prona, volontariamente incompiuto per consentire al pubblico una prospettiva di visita immersiva lasciando la porzione più superficiale del letto e i resti scheletrici a vista, protetti da una teca in vetro, per attirare l’attenzione dei visitatori sul fatto che il giovane era stato sorpreso nel sonno dall’eruzione.
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