In memoria di Boris Spassky grande sconfitto ma vero re

Lascia questo mondo un vero re, Boris Spassky. Colui che ha portato sulla sua testa la pesantissima corona del campione del mondo, un peso gravoso che lo ha afflitto dal 1969 al 1972, quando, nel “match del secolo” di Reykjavik l’ha ceduta a Bobby Fischer. La fugace stella americana brillò con così tanta luminosità da oscurarlo per troppo tempo. Colpevole solo di aver incontrato una leggenda nel momento del suo massimo splendore, il ricordo di Spassky (come viceversa per Fischer) è stato spesso schiacciato dalla dicotomia fra mondo occidentale e mondo sovietico per la quale il campione russo era stato chiamato a difendere la causa del suo paese. La più grande responsabilità per il re era lasciare a tutti i costi la corona a Mosca, dove risiedeva da decenni. Si rivelò una sfida impossibile.
In memoria di Boris Spassky grande sconfitto ma vero re

Ilfoglio.it - In memoria di Boris Spassky, grande sconfitto ma vero re

Leggi su Ilfoglio.it
  • In memoria di Boris Spassky, grande sconfitto ma vero re
  • Addio a Boris Spassky, il leggendario campione di scacchi russo
  • Ci lascia Tonino Fiorita: una vita per la comunità, una memoria collettiva per Soverato -
  • Regine imbattibili, la commovente dedica fa il giro del web: le foto
  • 25 aprile 1945: la festa della Liberazione dell'Italia
  • La Grande Partita
  • memoria boris spassky grandeIn memoria di Boris Spassky, grande sconfitto ma vero re - È stato uno scacchista a trecentosessanta gradi capace di padroneggiare ogni aspetto del gioco, di cui incarnava i più alti valori. Un gentiluomo, forse fra i meno noti, ma   di certo uno dal quale tr ... (ilfoglio.it)
Video memoria Boris