Un’agenda Meloni in tre punti per dialogare con Washington Il commento di Arditti

In questa fase di acque agitate (mi si perdoni l’eufemismo) nei rapporti transatlantici come si può giocare un ruolo costruttivo da parte dell’Italia, del suo governo e della sua premier Giorgia Meloni?L’esercizio non è puramente retorico, poiché proprio nelle fasi di crisi occorre trovare chi sa inventare soluzioni, visto che già molti operano per creare problemi. Ecco allora tre possibilità concrete, ad alto valore politico, che dovrebbero costituire l’”Agenda Meloni” per una auspicabile “riconciliazione”, a tutto vantaggio di quell’Occidente che ha già abbastanza nemici in giro per impiegare energie a dividersi.Punto primo, agire in Europa dicendo a destra e a manca che la nuova amministrazione americana non è il male assoluto, non è l’emissario segreto di Putin (ridicolo solo pensarlo), non è un soggetto politico da battere cercando la rivincita rispetto al novembre 2024: la campagna elettorale è finita, le elezioni le ha stravinte Trump ed è con la sua squadra che occorre lavorare.
Un’agenda Meloni in tre punti per dialogare con Washington  Il commento di Arditti

Formiche.net - Un’agenda Meloni (in tre punti) per dialogare con Washington. Il commento di Arditti

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