Vignaioli e ristoratori del nord contro il codice della strada di Salvini | Ci danneggia

Sarà pure un golosone, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Avrà pure una passione tutta sua per la crapula, per la birra e per la nutella. Ma il nuovo codice della strada pare non emozioni ristoratori e produttori di vino. Soprattutto in Veneto e in Lombardia. Là dove la Lega ha la sua base elettorale più consistente ma dove satanizzare l’alcol, appunto, non è quel che si dice un'idea brillante. Né tantomeno una fine intuizione.   E benché nei fatti le nuove norme cambino poco – l’unica novità riguarda l’alcolock: dispositivo che nell’auto rileva la presenza di alcol nell’alito – il modo in cui le norme sono state (o non sono state) comunicate, la persecuzione dell’alticcio, il noto jingle “tolleranza zero”, pare non abbiano troppo giovato a chi il vino lo produce, lo vende, lo beve.
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