Metis in periferia la centralità dei sapori

La geografia gastronomica della Capitale sta cambiando. L’impatto antropico da pressione turistica sta spingendo alcuni fra i più talentuosi chef romani a scegliere la periferia quale approdo naturale per poter liberare la propria creatività. Senza doverla imbrigliare nei binari dell’ovvietà e delle leggi del mercato. Si riscopre un’altra dimensione, proporre e cucinare esattamente i piatti che si amano. E questo diventa un biglietto da visita verso una clientela che decide di abbandonare il caos del centro e l’overtourism, esiziale nell’anno del Giubileo, per godersi in un’atmosfera di relax quasi zen un percorso gastronomico che racconta la vita, o meglio la summa delle esperienze, di chi è dietro ai fornelli. È questa la filosofia che contraddistingue il lavoro di Fabio Dodero, trentatreenne chef e proprietario di Metis.
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