Perché non bisogna perdersi L’arte di James Cameron

Nel panorama dei registi contemporanei James Cameron, 71 anni, canadese autore del primo, terzo e quarto maggiore incasso della storia del cinema (i due Avatar e Titanic), ma anche di altre pellicole che hanno ampliato l’immaginario del pubblico di ogni età - dai due Terminator a The Abyss ad Aliens - Scontro finale - è uno dei rarissimi esempi di cineasta che assomma tre caratteristiche: magnifico intrattenitore, capace di estasiare le platee di tutto il mondo, rispettabile autore, in grado di esplorare nel profondo la natura umana e la relazione con le macchine, la natura, l’altro da sé, e pioniere in grado di far avanzare la tecnica cinematografica, grazie alle invenzioni necessarie ad ampliare la frontiera del “mai visto prima”. Per comprenderne appieno tutte queste qualità è necessario visitare la mostra L’arte di James Cameron che sarà visibile al Museo Nazionale del Cinema di Torino fino al 15 giugno prossimo e che espone più di 300 oggetti originali tra bozzetti, dipinti, poster, oggetti di scena, costumi, fotografie e varie tecnologie realizzate dallo stesso Cameron.
Perché non bisogna perdersi  L’arte di James Cameron

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