Prima aveva solo sospettato poi le paure sempre più concrete La denuncia nel giorno di uscita del suo secondo libro sul caso

Alla fine, lo ha denunciato. Durante il processo per stupro contro il padre Dominique Pelicot, Caroline Darian aveva espresso i sospetti di essere stata anche lei una sua vittima. Si era rappresentata come «la grande persona dimenticata di questo processo», sostenendo di avere la «convinzione intima» di essere stata anche lei “drogata”. Prima solo sospetti, poi paure sempre più «concrete», avvalorate da due foto. La denuncia della 46enne, secondo BFM TV, è stata depositata il 5 marzo, il giorno dell’uscita del suo nuovo libro, pubblicato da JC Lattès, Pour que l’on se souvienne in cui racconta la sua lotta contro la sottomissione chimica (che porta avanti anche con la sua associazione M’endors pas), e dà voce alle vittime di stupro che “non hanno né prove né ricordi”. È il secondo libro dopo Ho smesso di chiamarti papà pubblicato in Italia da Utet.
Prima aveva solo sospettato poi le paure sempre più concrete  La denuncia nel giorno di uscita del suo secondo libro sul caso

Iodonna.it - Prima aveva solo sospettato, poi le paure sempre più «concrete». La denuncia nel giorno di uscita del suo secondo libro sul caso

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