Il volontariato cala ma chi si impegna per gli altri fa un favore anche a sé stesso

«Colui che presta la propria opera, anche saltuaria, senza ricevere alcun corrispettivo, presso l’istituzione non profit. L’attività del volontario è finalizzata alla realizzazione di servizi altruistici e solidaristici a favore di altri individui o della collettività in generale o per le finalità dell’istituzione». Questa è la definizione adottata dall’Istat per definire il mondo del volontariato.Una popolazione di volontari (che non percepiscono alcuna retribuzione) che in Italia assomma secondo il Censimento permanente sulle istituzioni non-profit del 2021 a 4,661 milioni di persone, numero senz’altro in difetto considerato che non tiene conto di una serie di categorie di volontari (non sono inclusi, per esempio, i donatori di sangue e organi (midollo), a meno che non siano operatori volontari del Servizio civile universale e soci o associati che solo occasionalmente coadiuvano gli organi sociali nello svolgimento delle loro funzioni).
Il volontariato cala ma chi si impegna per gli altri fa un favore anche a sé stesso

Linkiesta.it - Il volontariato cala, ma chi si impegna per gli altri fa un favore (anche) a sé stesso

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