Una foto un’epoca | un conte svedese la crisi del Congo e gli interessi dell’Occidente

Dietro a una fotografia scattata a un militare svedese che fuma una sigaretta con due ferite sanguinanti mentre è a difesa di una ferrovia, la storia di un continente martoriato e il fascino dei “soldati di ventura” dell’epoca della decolonizzazione e della Guerra Fredda. Quella foto immortala il maggiore svedese Erik Bonde dopo essere caduto in un’imboscata. Era il 15 gennaio del 1961 quando venne colpito due volte, probabilmente dal tiro dei guerrieri Baluba che all’epoca usavano ancora vecchi moschetti ad avancarica, armi con una potenza incomparabile a quella dei fucili moderni, soprattutto da una certa distanza. Faceva parte della missione ONU durante la crisi del Congo e, dopo aver ricevuto le cure di primo soccorso, tornò a combattere il nemico “invisibile” nella giungla, difendendo la ferrovia come in una battaglia della frontiera degna vecchio film western.
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