Tarika il volo del diverso oltre l’odio e la superstizione

Bergamo. Un essere umano toccato dal divino, che cerca di volare oltre i confini e le barriere create da superstizioni e dicerie. Una ragazzina con un dono, trasmesso di madre in figlia, ma non accettato dalla società, è Tarika (che dona il titolo alla pellicola, diretta dal regista bulgaro Milko Lazarov), protagonista del terzo lungometraggio della Mostra Concorso della 43° edizione del Bergamo Film Meeting, proposto lunedì 10 marzo all’Auditorium di Palazzo Libertà.Una ragazzina (interpretata da Vesela Valcheva) che vive isolata nella campagna bulgara, insieme al padre Ali (Zachary Baharov) e la nonna. La bambina ha iniziato a sviluppare le “ali di farfalla”, una formazione ossea ereditata dalla madre, vista con timore e superstizione dagli abitanti del villaggio, che li costringono a vivere separati dal resto della comunità.
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