Bob Geldof i simulacri estetizzati e l’altro da sé

Il 15 agosto del 1971 il presidente degli Stati Uniti d’America, Richard Nixon, dichiarò in televisione che cadeva il Gold Exchange Standard, cioè di colpo sganciava la possibilità di uno stato di emettere moneta dal proprio possedimento aureo. Una data importante per chi studia economia, certamente anche storia, ma che in qualche modo è fondamentale anche per chi si limita a vivere nel pianeta Terra, perché è identificabile come il momento preciso in cui l’iperreale si è definitivamente staccato dal reale, compiendo lo scatto in avanti per sostituirlo. In realtà già nel dopoguerra questa sostituzione era cominciata, o almeno era cominciata la teorizzazione di questa sostituzione. Il capitalismo, questo sosteneva già in quegli anni Settanta Jean Braudillard parlando di realtà e di simulacri, aveva cominciato una sorta di “messa in valore” del mondo, arrivando poi appunto al distacco definitivo del mercato dalla domanda sociale di beni, sostituita dal mercato stesso, il capitalismo finanziario speculativo come evoluzione/involuzione del tutto.
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