La ex villa della mafia intitolata al giudice Livatino

È una storia di primi. Il primo bene confiscato in provincia di Lecco. Il primo giudice ad occuparsi dei feroci mafiosi della Stidda. Il primo testimone di giustizia in Italia. In quella villetta di Galbiate ci abitavano Maria Sacco e il marito Vincenzo Musolino, "commercialista" e cognato del boss della ‘ndrangheta Franco Coco Trovato. Chissà quante volte i due "di famiglia" si sono trovati in salotto per discutere di malaffare. Ora però quella villetta di Galbiate è la casa degli anziani, perché da 20 anni sede di un cento diurno integrato per anziani, il Cdi Le Querce di Mamre, gestito dagli operatori della coop sociale L’Arcobaleno. Nei giorni scorsi è stato dedicato al magistrato Rosario Livatino, assassinato dai sicari della Stidda sicula: era il 21 settembre 1990 e aveva 38 anni. Al delitto ha assistito Pietro Nava, agente di commercio di Lecco che aveva 41 anni, divenuto il primo testimone di giustizia in Italia, a costo di cambiare identità e vita.
La ex villa della mafia intitolata al giudice Livatino

Ilgiorno.it - La ex villa della mafia intitolata al giudice Livatino

Leggi su Ilgiorno.it

  • La ex villa della mafia intitolata al giudice Livatino
  • Da "Villa Zagaria" a "Parco di Matteo": l'ex villa del boss ora dedicata a una vittima innocente della camorra
  • Al magistrato Luca Crescente intitolato auditorium di Comitini
  • "Bordighera e Ventimiglia sono l'esempio della 'ndrangheta in Liguria"
  • L'ex villa Lanza intitolata a Panunzio e alle vittime di mafia: lunedì lo svelamento della targa commemorativa
  • Foggia, ex villa confiscata alle mafie diventa alloggio per persone con disabilità
Approfondisci su altre fonti

  • La ex villa della mafia intitolata al giudice Livatino - Davanti alla Corte d’Assise di Alessandria si è aperto il processo per l’omicidio nel 1975 del carabiniere Giovanni D’Alfonso nello scontro a fuoco con le Br, dopo il sequestro Gancia, che costò la ... (ilgiorno.it)
Video villa della