Mai prima d’ora il Csm aveva dovuto difendere le Sezioni unite della Cassazione

Non era mai accaduto che il Csm, o almeno la sua parte “buona” (i venti togati assieme ai tre laici di M5S, Pd e Iv), dovesse essere costretto a presentare una pratica per tutelare i colleghi delle Sezioni unite civili della Cassazione. Mai successo dalla nascita del Csm nel 1959. Stiamo parlando delle toghe che siedono al vertice della piramide della giustizia. Per giunta di quella civile. Magistrati riservatissimi, nessuno che abbia mai rilasciato un’intervista o che si sia tuffato nell’agone politico.Tant’è che, pur nella reazione distruttiva contro l’ordinanza sul caso Diciotti, neppure dal furibondo centrodestra, che come sempre non misura le parole quando si tratta dei giudici, è giunto un attacco nominativo. Nessuno ha osato citare il presidente delle Sezioni unite che firma le 37 complicatissime pagine.
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