Se ‘Good Bye Lenin!’ fosse ambientato oggi credo che la protagonista tornerebbe volentieri in coma

di Maurizio PetroniUsando il non originalissimo stratagemma di riscrivere la trama di Good bye Lenin, proviamo a immaginare come sarebbe la storia se la protagonista, Christiane Kerner – attivista tedesca europeista che potremmo collocare a cavallo tra Ppe, Pes e Alde – fosse entrata in coma nel 2019 più o meno alla fine di luglio, per poi risvegliarsi in questi giorni.Probabilmente ora ci chiederebbe come sta andando quella distinta signora sua connazionale eletta a capo della Commissione Europea. Ci sarebbe da raccontarle un po’ di cose che vanno dalla sindemia legata al Covid, al ritiro dalla vita politica della Merkel, alla Germania in crisi economica, alla fine e al ritorno di Donald Trump. Ovviamente le andrebbe spiegato anche come a febbraio del 2022 il conflitto russo-ucraino sia entrato in una nuova drammatica fase con l’invasione di Putin nel territorio ucraino.
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