Rapinato e ucciso per un’occhiata ‘sbagliata’ | Guardava la mia ragazza dovevo regolare i conti

Valbrembo. “Una ripicca”, la definisce. Un dispetto. Rapinare e uccidere un uomo per uno sguardo giudicato poco opportuno. “Lui non piaceva alla mia ragazza, già la seconda volta che siamo stati a dormire da lui mi ha detto che non ci voleva più tornare perchè le metteva ansia”.“Lui” è Luciano Muttoni, il 58enne trovato senza vita domenica 9 marzo a Valbrembo, dopo essere stato massacrato di botte nella sua casa vacanze. A parlare, invece, è Carmine Francesco De Simone Dicecca, il 24enne reo confesso dell’omicidio. “L’ho conosciuto un mese fa, cercavo una sistemazione nella zona di Ponte San Pietro e tramite Booking (un’agenzia di viaggi online per la prenotazione di alloggi, ndr) ho trovato questa casa – ha spiegato agli inquirenti subito dopo il fermo -. Ho dormito da lui tre volte, l’ultima la notte tra mercoledì e giovedì scorso”, ventiquattrore prima della spedizione punitiva con Mario Vetere, 23enne di origini polacca anche lui arrestato dai carabinieri e che, a differenza di De Simone, non conosceva la vittima.
Rapinato e ucciso per un’occhiata ‘sbagliata’ |  Guardava la mia ragazza dovevo regolare i conti

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