Bergamo dall’Università un faro per le imprese familiari

In provincia di Bergamo circa la metà delle imprese con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro, è controllata da un individuo o da una famiglia. Nella Bergamasca sono, infatti, 918 le impresecontrollate da un individuo o famiglia secondo i dati Aida-BvD. Il trend – che non comprende banche e assicurazioni – trova conferma in una ricerca del CYFE (Center for Young and FamilyEnterprise), il centro di ricerca dell’Università di Bergamo, che dal 2010 si occupa di imprenditorialità giovanile e familiare. Di recente, la direzione del CYFE è passata dal professor Tommaso Minola, docente di Ingegneria Economico-Gestionale e tra i fondatori del Centro, alla professoressa Cristina Bettinelli, docente di Economia e Gestione delle imprese.Le imprese familiari sono piccole e senza prospettive di crescita? La ricerca ribalta quest’idea, come spiegano Minola e Bettinelli: “Le imprese a controllo familiare – in cui una famiglia possiedealmeno la metà delle azioni e ha almeno un membro nel Consiglio di amministrazione o nel top management – vivono più a lungo e creano più posti di lavoro”.
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