La sentenza dà torto al curatore di una ditta edile Il contributo di costruzione non andrà restituito

Respinto dal Tar di Parma il ricorso che il curatore di una impresa edile in fallimento aveva promosso contro il Comune di Bibbiano per la restituzione del contributo di costruzione per oltre 30mila euro. Denaro che la ditta aveva versato per la ristrutturazione parziale di un immobile e la costruzione di un nuovo complesso di alloggi ed uffici all’incrocio tra via XXIV Maggio e via Cesare Battisti. Il permesso a costruire era stato rilasciato il 9 ottobre 2007 alla Essetreimmobiliare srl. La ditta, all’atto di ritirare il permesso a costruire, aveva versato circa 47mila euro e aperto il cantiere. Nell’ottobre 2015 il permesso di costruire era decaduto, e il 19 aprile 2016 il Tribunale ha dichiarato il fallimento della ditta. Nel settembre 2023 il curatore fallimentare ha venduto ad un privato l’appezzamento di terreno oggetto dell’intervento iniziato ma non ultimato.
La sentenza dà torto al curatore di una ditta edile  Il contributo di costruzione non andrà restituito

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