Tra danneggiamenti e calunnie condannato il detenuto violento

Secondo un detenuto gli agenti della polizia penitenziaria lo avevano picchiato, in ben due occasioni, quando era finito in isolamento, a due settimane di distanza. La prima volta l’aveva denunciata al medico del carcere che, durante una visita, aveva visto che presentava delle escoriazioni al viso. "E’ stato un poliziotto", aveva raccontato. La seconda invece aveva scritto lui in Procura, un manoscritto di suo pugno, con il nome e cognome di un altro agente che lo avrebbe colpito e minacciato così: "Se continui a rompere apro la cella e ti prendo a pugni". Da dietro le sbarre il poliziotto, stando al detenuto, avrebbe allungato un braccio per colpirlo. Tutte falsità stando alle accuse che hanno portato a processo un detenuto, 57 anni, siciliano, ristretto all’epoca dei fatti nel carcere di Montacuto.
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