Vecchie battaglie e nuove ambiguità A Ragusa il pacifismo si divide

Ragusa. A sedici chilometri da Comiso, dove quarant’anni fa si protestava contro i missili Nato, oggi si scende in piazza contro il riarmo europeo. Il tempo passa, le guerre cambiano, ma il pacifismo da passeggio resta lo stesso: pacifico, certo, ma anche disarmato, letteralmente e metaforicamente.    Siamo a Ragusa, in piazza Matteotti, davanti al Palazzo del Comune. Duecento persone – pochi giovani – hanno risposto all’appello di Michele Serra, raccolto dalla sezione locale del Movimento Federalista Europeo. Qualche bandiera dell’Europa, qualcuna della pace, qualche cartellone con scritto “No al riarmo”.   Gianna, 75 anni, pensionata, è avvolta in una bandiera arcobaleno. “Io c’ero a Comiso quarant’anni fa e oggi come allora il riarmo non funziona per niente”, dice. “Il problema è che ci stiamo costruendo un nemico”.
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