Da Ginevra o Mosca a Wall Street e Mosca | l’Europa di Drieu ottant’anni dopo la sua morte

Roma, 16 mar – “E nel contempo, io voglio fare l’Europa”. Sono le ultime parole della prefazione a Ginevra o Mosca di Pierre Drieu La Rochelle, ove poco prima cita Marco Aurelio promettendo a sé stesso di scriverne una biografia. Un atto dovuto, ma non all’imperatore, bensì alla sua capacità di discernere il futuro prossimo gettando un occhio sul passato. l’Europa secondo Drieu La RochelleDefinirlo profetico sarebbe, probabilmente, poco aderente al realismo di Drieu. Torniamo alla frase che ha aperto questo articolo e soffermiamoci a “nel contempo”. Nell’Europa del tempo, dunque della fine degli anni ’20, per Drieu era necessario compiere una scelta che avrebbe comunque condotto alla decadenza. Certe forze, ovvero quelle del capitalismo e del comunismo, già lavoravano insieme per produrre – nessun verbo è più azzeccato – una “civiltà” astratta, onanista e scientifica che oggi la fa da padrona.
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