I residenti della Sacca | Aprire qui un centro per i tossicodipendenti è uno schiaffo al quartiere

Cresce la preoccupazione dei residenti del quartiere Sacca per il centro diurno sperimentale per tossicodipendenti gestito dal Ceis che garantirà un servizio di accoglienza temporanea a persone socialmente escluse. "Durante la campagna elettorale – commenta Liliana Ferrari – la giunta comunale ci aveva assicurato che questo quartiere sarebbe stato ’alleggerito’ da alcune situazioni problematiche. Capisco la necessità di dare sostegno a persone in difficoltà, però qui c’è anche il problema del ’pendolarismo del crimine’ dovuto alla vicinanza con la stazione. Stanotte hanno tagliato la rete del mio cortile, dovrò ripagare i danni da sola". Tra le polemiche dei cittadini, spicca la mancanza di coinvolgimento dei residenti nelle decisioni. "Cosa succederà – dichiara Maurizio Graia – quando verrà avviato anche questo nuovo centro, organizzato senza nessun preavviso? Se il Comune accoglie le persone dovrebbe anche avere il buon senso di non abbandonarle, di farle vivere dignitosamente, altrimenti sembra che sia tutto mirato solo a interessi economici".
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