Luc Merenda | Potevo essere Sandokan Ora ammiro Eastwood

"Come mi sento di fronte a questo premio? Stupefatto, curioso, meravigliato. E preoccupato". Perché preoccupato? "Perché non sono abituato a tutto questo caos intorno. Sono arrivato vergine al matrimonio con i premi: sono sempre stato lontano dalle celebrazioni, dalla mondanità, dai salotti. E anche dai premi. E ora mi danno il Nastro d’argento, il premio più antico d’Italia". Luc Merenda ha ricevuto a Roma il Nastro d’argento come “Protagonista dell’anno“ di un film documentario. Il film che racconta la sua biografia artistica e la sua vita è Pretendo l’inferno di Eugenio Ercolani, nato da un soggetto di Steve Della Casa, al quale ha collaborato lo stesso Luc, ormai italiano – e romano – di adozione. Un percorso attraverso gli anni ’70 del cinema poliziottesco, il racconto di una vita vissuta al massimo, senza ipocrisia e senza omissioni.
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Quotidiano.net - Luc Merenda: "Potevo essere Sandokan. Ora ammiro Eastwood"

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