Com’è cambiata la didattica sul vino

La prossima sarà la prima settimana senza didattica da inizio anno. L’occasione per fare una pausa mentale e tracciare un bilancio parziale di questo 2025 cominciato tra vorticose, inafferrabili novità planetarie.Questa notte, prima di prendere sonno, pensavo a quanto le cose siano mutate negli anni. Grazie a Porthos e a Sandro Sangiorgi iniziai a fare didattica sul vino a inizio secolo. Da quel 2003, molto più lontano di soli ventidue anni fa, è cambiato il mondo. Anche quello della divulgazione enoica.All’epoca al light lunch di un convegno sul vino lasciavano Monfortino e Dal Forno in libero servizio sui tavoli del buffet. All’epoca si trovava con una discreta facilità qualunque bottiglia si decidesse di impiegare in un corso. I miei primi acquisti per eventi e master li feci in enoteca.
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