Il disastro perfetto della sanità siciliana

Lo scandalo scoppia in silenzio, come sempre accade in Sicilia, dove l’ossimoro è regola. Con l’unica voce di una insegnante 56enne di Mazara del Vallo, malata di cancro, che i primi di marzo fa un esposto alla Procura della Repubblica segnalando di aver dovuto attendere 8 mesi l'esito dell'esame istologico dopo un intervento all'utero. Il referto, sollecitato numerose volte anche con lettere da parte dei suoi avvocati, ha infine diagnosticato alla donna un tumore al quarto stadio. Nel frattempo, durante la lunga attesa, il male aveva prodotto metastasi in tutto il corpo: la signora è ora in cura all’Istituto dei Tumori di Milano. Non era la sola, ad aver affrontato il calvario: si scoprirà successivamente al suo caso che c'erano 1.405 referti del 2024 e 1.908 del 2025, tutti riconducibili all’ASP di Trapani, ancora non evasi.
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