Soffiate protezioni e favori per al clan della 167 in cambio di soldi arrestato ex comandante dei carabinieri

Lavorava dal 2021 alla Direzione Investigativa Antimafia (Dia) di Napoli Giuseppe Improta, l’ex comandante dei carabinieri della tenenza di Arzano (Napoli) arrestato con l’accusa di essere stato al soldo del clan della 167, articolazione arzanese della cosca degli Amato/Pagano, i cosiddetti Scissionisti. Improta avrebbe ricevuto per anni soldi e anche pezzi di ricambio di auto in cambio di Soffiate, protezioni e piccoli e grandi favori, per tenere i Monfregolo e i Cristiano al riparo dalle indagini dell’anticamorra di Napoli, avvertendoli della presenza di telecamere nei pressi delle loro abitazioni e degli arresti in arrivo. E così Pasquale Cristiano e Domenico Russo nel 2018 si resero uccelli di bosco, dopo aver ripulito gli appartamenti e i dvr (dgital video recorder) della videosorveglianza.
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