Tre famiglie cinque pietre d’inciampo

La storia ha la forma di cinque pietre d’inciampo. E la loro casa è a Ferrara, in via Mazzini 88, a due passi dal Tempio che fa da sentinella al quartiere ebraico. Su quei frammenti indelebili di memoria campeggiano i nomi di tre famiglie: Fink, Bassani e Lampronti, che un tempo vivevano nello stesso stabile. E si portano dietro una storia lunghissima, che comincia in Russia all’inizio del ‘900 e si conclude con la deportazione ad Auschwitz di gran parte dei protagonisti. A ricostruirla ci ha pensato Enrico Fink – presidente della Comunità ebraica di Firenze, musicista e autore teatrale – in Patrilineare. Una storia di fantasmi, edito da Landau (fra gli ottantuno selezionati per il Premio Strega). Una storia familiare, pur mediata dalla finzione del romanzo, che s’intreccia con quella del nostro Paese e con una porzione consistente dell’ebraismo.
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