Agenti di custodia reintegrati | Picchiarono un detenuto Mi auguro che seguano un corso sui diritti di chi è in carcere
Dubbi, ma anche cauta apertura. Hanno sfumature differenti le reazioni espresse da alcune parti civili di fronte alla decisione del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), che fa capo al Ministero, di reintegrare al lavoro i dieci Agenti della polizia penitenziaria imputati per le condotte nel carcere di Reggio il 3 aprile 2023 verso un detenuto tunisino che le denunciò. Al termine del processo di primo grado con rito abbreviato, il reato di tortura aggravata contestato dalla Procura è stato riformulato dal giudice Silvia Guareschi in abuso di autorità contro detenuti in concorso; le lesioni sono state riqualificate in percosse ed è stato riconosciuto il falso nelle relazioni stese sull’episodio. I poliziotti non erano più operativi dal luglio 2023, in virtù della sospensione obbligatoria che fu disposta ai sensi delle norme sull’ordinamento penitenziario, a seguito della misura interdittiva applicata dal giudice delle indagini preliminari Luca Ramponi nell’ambito del procedimento penale; e che poi fu prolungata in via facoltativa.
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