Morte Nardini l’Asl si difende | È stato curato in maniera adeguata
Sul decesso di Roberto Nardini l’Asl non ha nulla da rimproverarsi, pur capendo lo strazio dei familiari. A difendere il proprio operato è la direzione dell’azienda sanitaria, che interviene ufficialmente per la prima volta anche per replicare alle accuse della figlia dello storico presidente del "Gruppo Sims" scomparso all’ospedale "Versilia" a 87 anni. Secondo Francesca Nardini tra l’accesso al Pronto soccorso e il ricovero sono passati due giorni, con il padre rimasto per tutto quel tempo su una barella. "La direzione e il personale dei reparti interessati comprendono il dolore dei familiari – scrive l’Asl – ai quali vanno le più sentite condoglianze per la grave perdita del loro caro, uomo così impegnato a livello sociale e territoriale. Dopo le verifiche del caso è emerso che il paziente risulta essere stato assistito e curato in maniera adeguata.
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