Vanni la rivoluzione parte dalla tradizione
Abituato ad affrontare la vita a stoccate, Simone Vanni non è certo il tipo che si lascia intimidire dal passato. Ma il nuovo ct delle nazionali di fioretto sa benissimo che l’eredità che la federscherma gli ha affidato è di quelle complicatissime da maneggiare. Perché Vanni, che comunque ha alle spalle anni da ct del fioretto paralimpico, arriva dopo un totem come Stefano Cerioni, che a più riprese ha diretto la fabbrica dell’oro. Vanni, che cosa porterà dalla sua esperienza alla guida della nazionale paralimpica? "La scherma è sempre scherma, anche se ovviamente a livello tecnico le cose cambiano, non c’è bisogno di spiegare la differenza tra chi tira da seduto o ha la spinta delle gambe. Di sicuro mi porterò dieci anni di esperienza di gestione di un gruppo e dei maestri in un settore in via di sviluppo, è stato qualcosa di pionieristico.
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