Il tempo di Hamsik a Napoli | una bandiera che non ha mai giurato amore è rimasto e basta
Il tempo di Hamsik a Napoli: una bandiera che non ha mai giurato amore, è rimasto e bastaTorino, 31 ottobre 2009. L’aria è densa di umidità, il fiato genera piccole nuvole di nebbia. La notte di Halloween è appena iniziata, ma dentro lo Stadio Olimpico non c’è nulla di festoso. Ci sono solo il frastuono delle curve, la tensione che è una corda tesa. La Juventus è avanti 2-0, la partita sembra finita. È la normalità delle cose: il Napoli qui perde da ventuno anni. È un’abitudine, come il cielo che si fa buio ogni sera. Poi però qualcosa si incrina.Jesus Dátolo, che dalla panchina si è trasferito sul campo un minuto prima, prende il pallone sulla sinistra, alza la testa e lo mette dentro con la forza della disperazione. Una palla che attraversa l’area come un presagio. Lì, nel cuore della mischia, Marek Hamsik si materializza dal nulla.
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