Italia prigioniera della nostalgia | decidiamo l’Europa con i parametri di oggi non con quelli di ieri
L’Italia è un paese che ama il passato, lo venera, lo disseziona, lo trasforma in un campo di battaglia infinito, ma fatica a vivere pienamente nel presente. Lo dimostrano le polemiche roventi sul Manifesto di Ventotene, un documento che tutti citano e pochi hanno letto davvero, diventato l’ennesimo pretesto per un dibattito sterile su chi sia più o meno europeista, più o meno fedele all’ortodossia delle radici comunitarie.Siamo intrappolati in un eterno riassunto di storiaLe parole di Giorgia Meloni sul manifesto scritto da Altiero Spinelli nel 1941 hanno scatenato reazioni indignate, come se avesse osato profanare un testo sacro. Eppure, basterebbe un minimo di onestà intellettuale per ammettere che l’Europa di oggi non è quella immaginata allora, e soprattutto non è quella che dovremmo costruire con le categorie di ottant’anni fa.
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