Le due facce di Lambrate degrado che preoccupa ma anche vita di comunità
Milano – Lambrate un tempo era il quartiere operaio di Milano per eccellenza. Qui sorgevano gli stabilimenti della Innocenti, dove si produceva la Lambretta, lo scooter simbolo di un’epoca, che deve il suo nome al fiume Lambro, il confine naturale del quartiere. Oggi lo scenario è cambiato. La vocazione industriale ha lasciato spazio a una realtà diversa, segnata da trasformazioni urbane e contrasti. Il sottopassaggio ferroviario tra via Bassini e viale delle Rimembranze divide nettamente la zona: dal lato della stazione, il degrado che preoccupa i residenti; dall’altro, una vivace dimensione di quartiere, con spazi culturali e una rete di vicinato ancora solida. “La mia gelateria è davanti alla stazione, quindi è normale che ci siano situazioni di degrado” racconta Carlo Turati. “Ma è anche vero che negli ultimi due anni la situazione è migliorata.
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