Wanderstop la recensione del cozy game a base di tè

Come può un cozy game, dove il fulcro del gameplay è incentrato sulla produzione del té, attirare attorno sé così tante attenzioni? Wanderstop sembra essere tutto il contrario di ciò che ci si poteva attendere da un nome forse sconosciuto ai più, ma rimasto indubbiamente indelebile nelle menti di chi ha assistito all’evoluzione degli indie game, da “piccole perle” dell’industria a veri e propri game changer all’interno del medium.Stiamo parlando ovviamente di Davey Wreden, autore di The Stanley Parable e The Beginner’s Guide, due “giochi” che, seppur attribuibili maggiormente alla categoria degli esperimenti videoludici più strani, hanno raccolto un consenso incredibile. Wreden ha infatti stupito critica e pubblico con due opere che, dal punto di vista del budget, parrebbero sembrare due esperimenti di un ragazzo desideroso di affacciarsi nel mondo dei videogiochi in punta dei piedi, ma che hanno saputo sorprendere e stupire sul lato artistico e innovativo.
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