L’Europa vuole la guerra permanente ma Orbán si sfila e sul riarmo Meloni si esibisce nelle solite acrobazie
Alla fine a liberare Giorgia Meloni dalle sue ambiguità, e da quelle dei suoi alleati sul piano di riarmo di Ursula von der Leyen, ci hanno pensato, involontariamente, i suoi colleghi europei.I 27 capi di Stato e di governo si sono ritrovati a Bruxelles per il Consiglio europeo: Ucraina, competitività, difesa, le questioni sul tavolo. Ma il piatto forte sicuramente era il piano sulla Difesa europea.Ebbene le posizioni sul piano dei 27 sono diverse, a volte divergenti. Ecco perché il negoziato – al di là delle conclusioni formali del vertice – non può che entrare nel vivo da oggi in poi. E in questo temporeggiare dei leader europei si inserisce Meloni che può rinviare, con le consuete acrobazie, la resa dei conti tra i suoi alleati sul piano di riarmo, tra i favorevoli (Forza Italia) e i contrari (Lega).
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