Chi era Mastro Titta il boia pontificio reso celebre da Rugantino che non poteva vivere tra le mura cittadine
Giovanni Battista Bugatti, noto come Mastro Titta, è stato il boia ufficiale dello Stato pontificio per oltre sessant’anni, dal 1796 al 1864. La sua figura è entrata nell’immaginario collettivo grazie alla commedia “Rugantino” di Garinei e Giovannini, dove appare come un personaggio chiave nella Roma ottocentesca. Tuttavia, la sua storia reale è ben più complessa e interessante.Nato a Senigallia nel 1779, Bugatti ricevette l’incarico di carnefice ufficiale dello Stato pontificio all’età di 17 anni. Il suo soprannome, “Mastro Titta”, derivava probabilmente dall’abitudine di chiamare “Mastro” gli artigiani e “Titta” come diminutivo di Battista. Eseguì 516 condanne a morte nel corso della sua carriera, con metodi che variavano dalla decapitazione con scure o ghigliottina fino all’impiccagione e allo squartamento, a seconda del crimine commesso.
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