Da Starbucks a Fabbri e Decathlon | le attività che resistono sono poche

Bologna, 22 marzo 2025 – Negli ultimi due anni sono stati approvati ben 22 progetti speciali, di cui solo 12 hanno preso vita, all’interno del ‘Nucleo di antica formazione’ bolognese, cioè quell’area sottoposta al vincolo Unesco che rappresenta il cuore della città, all’interno dei viali, escluse le zone di impianto più moderno. Qui, il ‘Regolamento per l’esercizio del commercio nelle aree urbane di particolare valore culturale’ – adottato nel 2019 dalla giunta Merola e arrivato poi nelle mani di quella del sindaco Lepore, che lo ha prorogato fino al 20 giugno 2025 – intende tutelare il patrimonio storico, culturale e artistico dell’anima cittadina, mettendo i paletti a quel tipo di attività commerciali che non sono compatibili con le sue esigenze. Tradotto: stop a nuovi esercizi del settore alimentare e di somministrazione di alimenti e bevande, attività di internet point, money change e transfer, phone center e ‘compro oro’ all’interno dell’area sottoposta al vincolo Unesco.
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