I giochi che irritano il Giappone e il Vietnam e il boom cinese del made in Russia | le news dall’Asia

In Giappone l’uscita di Assassin’s Creed: Shadows ha scatenato mille polemiche. Il governo di Tokyo si è scagliato contro alcune scene dell’ultimo capitolo della saga videoludica di Ubisoft (che dal 2007 a oggi ha venduto oltre 200 milioni di copie). Cosa è successo? L’avventura, ambientata durante il periodo Sengoku tra il XV e XVI secolo, consente ai giocatori di muoversi con estrema libertà nel Giappone feudale. Un video promozionale ha tuttavia mostrato alcuni personaggi di Assassin’s Creed distruggere il santuario di Itatehyozu, realmente esistente e situato nella città di Himeji. «Nella sala di culto del santuario, che nel gioco appare con il suo vero nome, il protagonista, un samurai, spacca tamburi, specchi sacri e altari. Colpisce persone che sembrano preti, scocca frecce e compie altri atti violenti», ha fatto notare il deputato Hiroyuki Kada, dicendosi preoccupato per il possibile effetto imitazione.Leggi su Lettera43.it