La cripta degli eroi i restauri e gli studi sugli scheletri delle Cinque giornate di Milano
Avevano tra i 27 e i 30 anni e non portavano solo i pantaloni: c’erano anche diverse donne e persino una bimba di 2 anni. Alcuni erano panettieri o fornai, qualcuna faceva la lavandaia. Sono morti tutti nell’arco di Cinque giorni, dal 18 al 22 marzo, del 1848: sono gli eroi, giovani e umili, delle Cinque giornate di Milano. I loro nomi sono incisi sul monumento, un obelisco di 23 metri e Cinque statue di figure femminili, una per ciascuna giornata, ideato da Giuseppe Grandi nella piazza dedicata a quel moto di libertà senza lieto fine. Se, in concomitanza con il 177esimo anniversario dell’insurrezione contro gli Austriaci, vedrete la struttura ancora imbragata non preoccupatevi: le impalcature saranno rimosse a giugno, portando con sé buone notizie. La prima: per le Cinque giornate del 2026 si potrà tornare a visitare la cripta del monumento (solo in quei giorni e a turni di uno o al massimo due per volta, ché lo spazio è minimo).
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- La cripta degli eroi: i restauri e gli studi sugli scheletri delle Cinque giornate di Milano
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