Lutero e il carro pieno di monache smonnacate
Martino, che non era il nostro giostratore, tornando in quel di Sassonia fu raggiunto da delle missive di una monaca, una certa Katharina Von Bora, figlia di Hans Von Bora, nobile decaduto, che, rimasto vedovo, si era risposato. La figlia della madre deceduta era stata messa a cinque anni in un monastero di Benedettine. In una di queste lettere, la giovane, che a quindici anni aveva preso i voti, scriveva a Lutero, vista la risonanza del suo movimento in entrambe le Sassonie, quella “Ernestina” e quella “Albertina” (per chi non lo sapesse, la prima partecipò, con i suoi nobili, all’elezione dell’imperatore del Sacro Romano Impero, la seconda no, tanto che all’inizio contrastò lo stesso movimento di Martin Lutero, ernestino):“Oh, fratello Lutero, siamo un gruppo di una decina di benedettine, scontente della vita monacale.
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