Dall’IndoMed all’Artico ecco perché Trump punta sulle navi

Non serve guardare lontano: basta guardare dall’alto. Capovolgere la mappa e partire dal Polo Nord, come fanno i pianificatori strategici americani, mostra un mondo diverso. Lì, la Russia è un blocco massiccio che domina l’orizzonte dall’Artico. La Cina ha in mano le chiavi di accesso all’Indo-Pacifico. L’America sembra più piccola: l’Alaska è una propaggine, Groenlandia e Canada diventano necessari per il nord, il Mar Rosso come Panama cruciali per l’emisfero sud. Si basa su queste concettualizzazioni l’analisi “Why ships are the new chips”, in cui, mettendo insieme le tessere del puzzle, la associate editor del Financial Times, Rana Foroohar, valuta come tutti quegli ambiti siano oggetto di dinamiche di geopolitica marittima. E con l’industria navale statunitense attualmente un’ombra della sua storia, diventa logico pensare ai piani di Donald Trump.
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