Fine dining? Troppo rigido sull' ospitalità siamo rimasti agli anni Novanta Intervista al più famoso pizzaiolo di Copenaghen

Per raccontare la storia di Giuseppe Oliva bisogna partire dalla Sicilia degli anni '40, quando la sua famiglia ha cominciato ad avere a che fare con grani e farine, oppure dal 1978, quando suo padre ha avviato il panificio panificio Da Nanà  a Balestrate nel golfo di Castellammare (due Pani nella guida Pani e panettieri del Gambero Rosso), dove ancora oggi Enrico, il fratello di Giuseppe, continua la tradizione familiare, tra biscotti, pani e sfincioni cotti nel forno a legna. Oppure cercare nell'eredità dell'altro ramo della famiglia, nel mulino del nonno materno. Ma è stato un imprinting che si è svelato poco a poco, prima c'è stato l'innamoramento per il mare e gli orizzonti aperti: da ragazzo infatti prende la via del mare: si imbarca sulle navi mercantili, diventa capitano di coperta, seguendo la rotta dal ponte di comando, ma ogni tanto si divertiva a mette le mani in pasta.
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