Quando riuscimmo a fermare il Catanzaro
Domenica 2 maggio 1971. Più di mezzo secolo fa. In un Braglia gremito (allora altro che pay tv, si andava tutti allo stadio) si sfidano Modena e Catanzaro: sulla panchina dei gialli Leandro Remondini, uno dei protagonisti dello storico terzo posto in serie A della stagione 1946/47 col grande Alfredo Mazzoni al timone, su quella calabrese un modenese doc, ovvero Gianni Seghedoni, che sta pilotando i giallorossi verso la prima storica promozione nel massimo campionato, ma che non riuscì a vincere contro il Modena in quella stagione (0-0 all’andata). Partita equilibrata poi, a sei minuti dalla fine, il terzino destro gialloblu, il castelvetrese Simonini, tira una bordata da fuori area che Pozzani non trattiene, e chi arriva? Come un falco Alberto Spelta, che trova con un tap in vincente uno di quei 15 gol che a fine anno gli valsero il trono di capocannoniere a braccetto col comasco Magistrelli e che, nell’estate successiva, verrà ceduto proprio ai giallorossi calabresi.
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