I BAMBINI DI HIMMLER di Caroline De Mulder | recensione
Terzo romanzo per l’autrice belga Caroline De Mulder che con I BAMBINI di HIMMLER, edito Einaudi Editore, ci mostra uno squarcio di luce su una pagina oscura e pressoché sconosciuta della storia.TramaBaviera, 1944. C’è profumo di sapone di Marsiglia e di latte dolce nel reparto maternità di Heim Hochland dove Renée ha trovato rifugio. Nonostante non parli tedesco, tra tovaglie floreali e zuppiere fumanti quel posto le sembra più una casa per vacanze che una clinica. Ci è arrivata esausta e impaurita dopo il duro viaggio dalla Francia. Appena ha scoperto di essere incinta di Artur, l’ufficiale delle SS, è scappata via. Ma nell’immacolato ospedale voluto da HIMMLER per le mamme e i neonati del Reich, quanto potrà ancora reggere la calma apparente, ora che gli echi della guerra si fanno sempre più vicini? Ora che anche Schwester Helga, l’infermiera più votata alla causa nazista, fatica ad accettare la tragica sorte inflitta ai BAMBINI che non soddisfano i criteri richiesti?A volte pensa che non le resta più nulla.
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