Le cinque Italie delle disuguaglianze oltre l’asse Nord-Sud

Non basta la sola questione meridionale a spiegare le disuguaglianze italiane. La geografia delle fratture economiche e sociali è molto più complicata della classica distinzione tra Nord e Sud. Le aree depresse e quelle in cui si vive bene possono trovarsi tanto al Settentrione quanto nel Meridione, tanto nel centro delle città quanto in periferia. E spesso, a fare la differenza sono i sindaci e gli amministratori pubblici.Secondo il nuovo report “Italia (ancora) diseguale” della Fondazione Friedrich Ebert, esistono infatti ben «cinque Italie». Francesco Pronta, professore dell’Universita? degli Studi di Bari Aldo Moro, e Lorenzo Cicatiello, che insegna all’Orientale di Napoli, hanno analizzato nel dettaglio le 107 province italiane andando oltre il Pil e considerando sei indicatori diversi: economia e mercato del lavoro, capitale umano, demografia, servizi, qualità della vita e capitale civico.
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