L’importanza di essere uno che teneva per Nigel Mansell

Arriva sempre, quasi sempre, quel momento di stupore e spaesamento nel quale ci si sente, in un modo o nell’altro, dalla parte sbagliata della storia. Arriva quando qualcosa di incredibile che accade ti colpisce meno di quello che dovrebbe, o meglio meno di quanto colpisce chi ti sta attorno. E questo accade solamente perché si aveva imboccato un’altra strada rispetto a quella che era stata imboccata dai più. Di solito ci si accorge di tutto questo nei momenti di diffuso, quasi generale, cordoglio.    Mi accorsi di aver imboccato la strada sbagliata della storia, per quanto piccola e insignificante come può essere piccola e insignificante la storia passionale di uno sportivo da divano, il primo maggio del 1994. Il giorno della morte di Ayrton Senna.    Mi piaceva Ayrton Senna. Non poteva non piacere a un bambino uno capace di fare cose eccezionali a bordo di una monoposto di Formula 1.
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