Abbigliamento detrazioni per chi va nei negozi sfitti e Iva agevolata per il rilancio dei consumi

"Per affrontare la crisi del settore moda Confcommercio richiepta per l’acquisto di prodotti sostenibili e un’aliquota Iva agevolata per il rilancio dei consumi di moda e una cedolare secca sugli affitti commerciali con riduzione concordata dei canoni, un contributo per lo smaltimento dei magazzini e detrazioni per l’innovazione e l’ammodernamento del retail, oltre a detrazioni per chi si insedia in negozi sfitti". Ad affermarlo è il direttore di Confcommercio cesenate Giorgio Piastra. Nel 2024 si è registrato un saldo negativo tra aperture e chiusure di negozi, con una perdita di 6.459 punti vendita. I saldi invernali del 2025 hanno segnato una diminuzione del 5,5%. "Nel territorio – afferma Piastra – i dati sono in linea con quelli nazionali ma i negozi di Abbigliamento restano un cardine della rete dei nostri comuni".
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