Arezzo | un’oasi di salute durante la peste tra XIII e XIV secolo
Molte lettere di religiosi dell’epoca invitavano parenti e amici a trasferirsi ad Arezzo, testimoniando la sua relativa sicurezza rispetto ad altre città toscane colpite dalla peste. Alcuni fiorentini decisero perfino di acquistare casa ad Arezzo dopo che Firenze, nel 1384, si era riappropriata della città dal condottiero francese Enguerrand de Coucy per 40.000 fiorini d’oro. In precedenza, nel 1337, Pier Saccone Tarlati aveva venduto Arezzo per 20 carri di monete, ma solo cinque anni dopo, nel 1343, la città riuscì a riconquistare la propria autonomia.Successivamente, il vescovo Giovanni degli Albergotti tentò di riportare Arezzo sotto il controllo di Firenze, ma fu solo alla fine del Trecento che la città cadde definitivamente sotto il dominio fiorentino. I Medici, con la loro politica accentratrice, perpetrarono un vero e proprio scempio della città, un’eredità che sembra perdurare ancora oggi con l’abbandono di luoghi simbolici come il parco dell’Anfiteatro, lasciato in condizioni pietose, con cancelli sorretti da impalcature da decenni.
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