Il presidente di Unipol contro lo smartworking | È un privilegio | una volta si protestava per i licenziamenti
Secondo il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, tornare allo smartworking sarebbe come «trasformare un’emergenza in una nuova organizzazione del lavoro permanente». Basta quindi con i dipendenti che lavorano da casa per il gruppo bolognese. Con buona pace dei dipendenti che protestavano fuori dalla Torre Unipol durante la presentazione del nuovo piano industriale. Cimbri spiega al Corriere della Sera che si trattava di uno sparuto gruppo di lavoratori, impegnati solo a difendere quello che lui considera una sorta di «privilegio».Carlo Cimbri: «Impegno, dedizione e sacrifico»Il presidente della società finanziaria ci tiene a ricordare quanto la sua compagnia sia cresciuta innanzitutto grazie a «l’impegno, la dedizione e il sacrificio» di chi ha lavorato per il gruppo, inclusi certi sindacalisti di un tempo, «gente che si è spaccata la schiena pur rappresentando i lavoratori per far crescere Unipol».Leggi su Open.online
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